TORNIAMO A FARE PREVENZIONE
A richiamare l’attenzione su questo delicato tema è il presidente LILT Nazionale Francesco Schittulli attraverso un comunicato stampa. Le sue parole descrivono una situazione importante di cui è necessario prendere atto, esortando a migliorare l’impegno nella prevenzione oncologica
“Tutto il mondo dell’oncologia lo denuncia ormai da qualche settimana: l’emergenza Coronavirus è scesa come una scure anche sui malati di tumore. Visite rinviate, controlli di prevenzione e follow-up cancellati, terapie trascurate: tutto questo non potrà che trasformarsi in nuove tardive diagnosi e più morti, eppure non credo si stia recependo fino in fondo la gravità della situazione. È tempo che le Regioni potenzino il sistema sanitario, loro delegato e gestito, per sopperire ai mesi di lockdown: occorrono più operatori sanitari, più mezzi diagnostici, servono ambulatori, e tutto ciò al più presto” ha poi concluso aggiungendo
“i cittadini devono conoscere bene i rischi e i numeri del fenomeno cancro: un pericolo per la salute di tutti e un peso anche finanziario per il sistema sanitario, solo così si applicheranno i principi della prevenzione che la LILT, da sempre, diffonde come primo scudo contro questa severa malattia. Una patologia che registra circa 4 milioni di italiani con un già vissuto cancro: un esercito. Il nostro impegno è poter garantire la possibile guaribilità di questa malattia, per una migliore qualità di vita”.
In Italia sono più di 370.000 l’anno le persone che ricevono una diagnosi di cancro, circa 1000 al giorno e i casi sono in aumento. Per invertire la tendenza e abbassare questi numeri è necessario fare prevenzione e diagnosi precoce, solo in questo modo è possibile sconfiggere la malattia.
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